venerdì 30 settembre 2011

Un regalo speciale…un po’ d’ Inghilterra nella mia cucina e nella mia vita.

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Questo splendido libro mi è stato regalato per il mio compleanno da Matthew il fidanzato di mia figlia Martina. Un libro molto bello, naturalmente scritto in inglese, dal quale ho tratto queste due ricette britanniche che ho voluto condividere con voi, il libro offre delle ricette molto curate nei dettagli e delle fantastiche fotografie. Grazie ancora Matthew per questo splendido dono! La prima ricetta è un tipico pane inglese il “ Cottage Loaf” e come tutti i lievitati richiede più che altro pazienza, ma come dico sempre, vi assicuro che ne vale la pena. Per farlo vi occorrerà:
  • 675 g farina bianca “00”
  • 1 e 1/2 cucchiaio da tea di sale
  • 1 bustina ( 7 g) di lievito di birra secco
  • 400 ml di acqua tiepida
  • 1 uovo medio sbattuto con un pizzico di sale per spennellare
Miscelate la farina il sale e lievito  in una grande terrina. Fate un foro al centro e metteteci un po’ d’ acqua. Lavorate amalgamando piano la farina con l’acqua, fino ad ottenere un impasto abbastanza solido. Se l’ impasto risultasse troppo secco e non si amalgamasse bene aggiungete ancora un po’ d’ acqua. Versate l’ impasto su di un piano leggermente infarinato e lavoratelo per 10 minuti. L’ impasto deve risultare liscio e duttile, ma solido. Rimettete l’ impasto nella terrina, copritelo con della pellicola e poi con un canovaccio. Lasciatelo lievitare a temperatura ambiente fino a che non sarà raddoppiato di volume ( circa 1 ora e 1/2 ). Versate l’ impasto su di un piano infarinato e lavoratelo per togliere l’ aria, poi tagliatene un terzo. Formate due palle e fatele lievitare coperte al riparo da correnti d’ aria fino a quando avranno raddoppiato il loro volume ( circa 30-40 minuti). Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 230°C ( forno elettrico),metteteci dentro un recipiente con dell’acqua calda. Scoprite l’ impasto e delicatamente appiattite ogni pezzo  con le vostre dita, infilate le dita nella farina, e sovrapponendo il pezzo più piccolo a quello più grande, uniteli infilando nel mezzo del pezzo più piccolo due dita. lasciate riposare il pane per 10 minuti poi spennellatelo con l’ uovo sbattuto con il sale. Usando un coltello affilato praticate dei tagli attorno ai due pani. Mettete il pane nel forno e cuocete per 15 minuti poi abbassate la temperatura a 200°c e continuate a cuocere il pane per 20-25 minuti o fino a quando battendolo sul fondo il pane suonerà a vuoto. Fatelo raffreddare su una griglia coperto. Buon appetito!
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La seconda ricetta che ho preso da questo splendido libro, è quella delle “Jam Tarts” dei deliziosi dolcetti fatti con una frolla speciale che a me ricorda tanto lo shortbread,il dolce della marmellata si fonde con la fragranza di questa frolla creando un gusto unico. Una ricetta semplice, per farla vi occorrerà:
  • 200 g di farina “00”
  • un pizzico abbondante di sale
  • 1 cucchiaio da tea di zucchero semolato
  • 125 g di burro ammorbidito
  • circa due cucchiai di acqua ghiacciata
  • marmellata di diversi gusti
Mettere la farina, il sale, lo zucchero in una terrina. Aggiungere il burro ammorbidito e amalgamarlo alla farina usando la punta delle dita fino a ottenere delle grosse briciole. Usando un coltello o meglio una rotella, continuare a lavorare l’ impasto aggiungendo l’ acqua ghiacciata, fino ad ottenere un impasto sodo. Avvolgere l’ impasto così ottenuto in una pellicola, e metterlo a riposare in frigorifero per 20 minuti. Accendete il forno e portatelo a 180°C, stendete l’ impasto in una sfoglia rettangolare alta circa 3 mm, con la rotella tagliapasta ritagliate dei dischi e posizionateli nelle formine imburrate e infarinate pressando leggermente. Mettete su ogni dolce un cucchiaio da tea di marmellata, e con la pasta avanzata se volete fate  delle decorazioni da mettere sopra i dolcetti. Mettete i dolcetti in forno per 15- 20 minuti fino a che la pasta non risulti dorata. Con queste dosi vi dovrebbero venire circa 12 dolcetti. Buon appetito!
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Annalisa

sabato 24 settembre 2011

Torta al caffè farcita con crema al caffè

 

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La giornata tipicamente autunnale e la voglia di qualcosa di dolce, mi hanno portato a navigare sul web alla ricerca di un “qualcosa” di diverso adatto a una giornata come questa. Ho trovato questo delizioso pandispagna al caffè farcito con crema al caffè qui, l’ ho provato ed è perfetto. Mentre cuoceva nel forno il suo profumo di caffè ha avvolto tutta la casa, delizioso per la colazione ma anche ottimo per il dopocena. Grazie a Dolcitorte staff per aver condiviso questa deliziosa ricetta. Buon appetito!

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Annalisa

venerdì 16 settembre 2011

Pane con l’uvetta o Pan Tranvai

 

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La ricetta di oggi mi riporta indietro di almeno 40 anni, a quando vivevo nella provincia milanese. Per anni ho cercato questo pane nei panifici sardi, trovando solo qualcosa che gli assomigliava vagamente. Ma il pane che ricordavo io era tutt’ altro, era proprio pane e uvetta, e il sapore dolce era dato solo da quest’ ultima. Pare che ora anche a Milano sia una cosa rara da trovare. Girando sul web, ho scoperto questa fantastica ricetta qui.

La ricetta richiede un po’ di pazienza, ma ne vale la pena. Il risultato è questo pane fragrante, morbido dentro con la crosta croccante. Grazie ancora a Sara per aver condiviso questa ricetta in maniera così precisa e dettagliata, ma soprattutto grazie per avermi regalato un ricordo così bello. Buon appetito!

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Annalisa

lunedì 12 settembre 2011

Torta di compleanno e biscotti



Oggi trasgredendo alla mia regola di postare una volta alla settimana, voglio condividere con voi la ricetta di questa torta che ho preparato per il mio compleanno che era ieri. La torta è un pandispagna molto semplice e leggero, senza aggiunta di burro, i biscotti che ho usato per decorare la torta sono "lingue di gatto", naturalmente fatti da me, anche questi biscotti fanno parte della categoria " paste al burro montato". Per farcire la torta mi sono ispirata a un dolce anglosassone che io adoro: il Victoria sandwich, infatti per la farcia ho usato sia marmellata di fragole, (e in casa ne avevo una inglese squisita che Martina mi ha portato dal suo viaggio in Inghilterra), che panna. Risultato: una torta celestiale, che ho ricoperto con panna, e decorato con frutti di bosco, funghetti di meringa e soldi di cioccolato. Una torta anglo-italiana e come non potrebbe esserlo, con un quasi-genero inglese? Per farla vi occorrerrano:


  • 200 g di zucchero semolato
  • 100 g di farina "00"
  • 100 g di fecola di patate
  • 6 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • marmellata di fragole, o a piacere qb
  • 1/2 litro di panna anche vegetale
  • decorazioni varie a piacere
  • burro e farina per la teglia
Mettete lo zucchero in una terrina, rompete le uova e separate gli albumi dai tuorli, aggiungendo questi ultimi allo zucchero. Mettete gli albumi in una terrina ben pulita e asciutta. Con un cucchiaio di legno lavorate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto soffice e chiaro, se sollevato con il cucchiaio e lasciato cadere il composto deve scendere a "nastro". Ora montate gli albumi a neve fermissima, le fruste se avete lavorato bene una volta sganciate devono rimanere "in piedi". Aggiungete gli albumi montati a neve ai tuorli, fate questa operazione aggiungendo un cucchiaio di composto per volta, con movimenti dal basso verso l' alto per non smontare gli albumi. Una volta terminato, aggiungete la farina setacciata con il lievito e la bustina di vanillina. Versate il composto in una teglia imburrata e infarinata e passate in forno(elettrico) preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti, abbassando la temperatura a 150°C dopo i primi 20 minuti. Una volta cotta, lasciate la torta nel forno spento per 5 minuti, dopodiché fatela raffreddare su una gratella.






Per i biscotti " Lingue di gatto"

  •  250 g burro
  • 400 g zucchero a velo
  • 1 cucchiaio da the di essenza di vaniglia
  • 10 albumi d 'uovo
  • 400 g di farina setacciata

Prima di iniziare devo dire che queste dosi sono per 90-100 biscotti, io ho dimezzato due volte le dosi e tuttavia ho ottenuto una notevole quantità di biscotti. In una terrina montate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero. Profumate il composto con la vaniglia. Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi, sbattete questi ultimi con una forchetta fino a farli spumeggiare, tenete i tuorli da parte per altro uso. Aggiungete gli albumi poco alla volta al burro montato, mescolando adagio con un cucchiaio di legno dopo ogni aggiunta. Man mano che incorporate gli albumi, il composto sembrerà impazzire, continuate a mescolare per incorporare gli albumi. Setacciate la farina in un' altra terrina e poi versatela a pioggia, tutta in una volta nel composto. Lentamente con il cucchiaio di legno o una spatola incorporate la farina, essa legherà gli ingredienti formando una pasta molto omogenea e molle. Inserite una bocchetta liscia di 1 cm di diametro in una tasca da pasticciere, riempitela con la pasta e su una placca da forno foderata con carta da forno, modellate la pasta in bastoncini lunghi circa 7 cm, interrompendo il flusso della pasta in modo netto con un coltellino. Distanziate bene i bastoncini tra loro perché, cuocendo, la pasta si spande. Cuocete i biscotti in forno preriscaldato a 220°C per 7-8 minuti finchè il loro orlo non sarà ben dorato. Fate raffreddare su una griglia. Questi biscottini sono ottimi sul gelato, per guarnire dolci ma anche uniti due a due con una crema al limone o una ganache. Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest:
 

venerdì 9 settembre 2011

Gueffus incappaus

 

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Quest’ anno in occasione della visita di mia sorella che vive a Milano, ho voluto creare assieme ad altri dolci tipici sardi, questi deliziosi dolcetti, sardi anche loro naturalmente, denominati “gueffus incappausu”. La ricetta è molto semplice ed è a base di mandorle, la copertura invece è una glassa reale. Per fare questi dolcetti vi occorreranno:

Per i gueffus

  • 1 kg di zucchero
  • 1 kg di mandorle sgusciate e pelate
  • la scorza di 1 limone non trattato
  • mezzo bicchierino di acquavite
  • acqua
  • aroma di fiori d’ arancio

Per la glassa reale

  • 1 albume
  • zucchero a velo q.b

Pelate le mandorle tuffandole in acqua calda per qualche minuto, dopodiché fatele asciugare bene su di un canovaccio pulito, una volta asciutte tritatele finemente. Grattugiate la scorza del limone e tenete da parte. Mettete in un tegame dal fondo pesante lo zucchero con poca acqua e fatelo sciogliere a fuoco moderato, aggiungete le mandorle, la scorza del limone, il liquore, e l’ aroma di fiori d’ arancio. Mescolate con un cucchiaio di legno il tanto che basta per amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti. Togliete dal fuoco e bagnandovi le mani in un po’ di acquavite, formate delle palline grandi più o meno come una noce. Sistemate le palline in pirottini di carta e preparate la glassa, mettete l’ albume in una terrina e aggiungete mescolando continuamente lo zucchero a velo, continuate così fino a quando la vostra glassa non raggiungerà la consistenza desiderata, io non ho delle dosi precise anche perché gli albumi possono essere più o meno grandi, e perciò assorbire più o meno zucchero. Una volta pronta la glassa distribuitela sopra i gueffus e guarniteli con palline colorate seguendo la vostra fantasia, eseguite questa operazione velocemente perché la glassa all’ aria asciuga subito! Buon appetito!

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Annalisa

venerdì 2 settembre 2011

Taralli pugliesi e insalata caprese

 

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Mancano circa una ventina di giorni all’ inizio ufficiale dell’ autunno, ma il caldo proprio non ne vuole sapere di lasciare il posto a un po’ di brezza! L’ aria è proprio irrespirabile, forse ancora di più che in certe giornate d’ agosto. Nonostante ciò io non mi scoraggio e da “brave cook” quale sono, continuo a cucinare e persino ad accendere il forno, così non me ne vogliano gli amici pugliesi mi sono cimentata in una ricetta di un prodotto tipico di quella meravigliosa regione: i taralli pugliesi, per farli vi occorreranno:

  • 500 g di farina “00”
  • 150 ml di vino bianco secco
  • 15 g di sale
  • 120 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di semi di anice ( che io non ho usato)

In una terrina versate la farina, il vino, l’ olio, il sale, e i semi di anice. Impastate sino ad ottenere un impasto morbido e liscio, nel frattempo portate a ebollizione in una pentola abbondante acqua salata, accendete il forno a 200°C (ventilato).Dividete la pasta in palline, da queste palline ricavate dei rotolini dal diametro di un mignolo,e lunghi circa 8-10 cm. Formate un anello e chiudetelo bene facendo combaciare le due estremità. Ora tuffateli nell’ acqua bollente 10 per volta, preparate un canovaccio pulito e, appena vengono a galla” pescateli” con una schiumarola e metteteli ad asciugare per qualche minuto sul canovaccio, proseguite così sino a quando avrete finito tutti i taralli. Una volta asciutti, mettete i taralli sulla piastra del forno rivestita di carta forno, infornate per 15 minuti o fino a quando i taralli avranno raggiunto una doratura uniforme. Io personalmente non adoro i semi di anice anche se richiesti dalla ricetta originale, perciò ho fatto questi taralli senza aromi, voi se volete ( e ne esistono anche in commercio) potete sostituire i semi di anice con peperoncino, origano o quello che la vostra fantasia e il vostro gusto vi suggeriscono.

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Dopo i taralli per riposarmi e soprattutto per non accendere forno e fornelli ho portato in tavola un classico italiano: l’insalata caprese con mozzarella, pomodoro e basilico. La ricetta è semplice, vi basterà procurarvi dei pomodori saporiti, e in questa stagione non dovrebbe essere difficile, dell’ ottima mozzarella se volete anche di bufala, del basilico fresco in questo caso io ho usato il mio,  dell’olio extravergine d’ oliva e sale. Ho voluto disporre il piatto in questo modo, perché si sa, anche l’ occhio vuole la sua parte! Buon appetito!

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Annalisa