venerdì 29 novembre 2013

Su Pistoccu pane tipico sardo

 

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Il mio interesse per i pani tipici della mia terra continua, così come continua la mia voglia di sperimentare. Fare “su pistoccu” è stato davvero interessante e il risultato mi ha pienamente soddisfattaSorriso Prima di iniziare voglio dire che la ricetta l’ho presa da Cookaround precisamente qui. Su pistoccu è un pane fatto con semola e farina di grano duro, e l’impasto può essere con o senza patate. Di questo pane ne esiste anche una versione integrale, dove una parte di semola è sostituita da farina integrale. Su pistoccu una volta steso in sfoglia rotonda o rettangolare viene infornato e sfornato appena gonfio (pani lentu ovvero morbido), la sfoglia viene divisa a metà e infornata nuovamente per essere biscottata. Molto simile sia come aspetto che come preparazione a “ su pani carasau”(pane carasau) su pistoccu si differenzia da quest’ultimo per la sfoglia che si presenta più spessa. Spero di essere stata esaustiva, ma questo pane ha davvero una lunghissima storia ed è un po’ complicato riassumerla in poche righe, per saperne di più e se la cosa vi incuriosisce vi rimando qui. Per fare questo delizioso e fragrante pistoccu vi occorrerà:

Pistoccu tradizionale con patate:

  • 500 g di semola di grano duro
  • 500 g di farina di grano duro
  • 200 g di patate
  • 200 ml di acqua (io 350 ml, dipende dall’assorbimento delle farine)
  • 20 g lievito madre o lievito di birra
  • 25 g di sale

Pistoccu tradizionale senza patate:

  • 500 g di semola di grano duro
  • 500 g di farina di grano duro
  • 500-600 ml di acqua
  • 15 g di lievito madre o lievito di birra
  • 20 g di sale

Su pistoccu con patate:

  1. Pelare le patate e portarle a bollore in abbondante acqua salata. Una volta cotte, scolarle e schiacciarle con lo schiacciapatate lasciando cadere la purea in una terrina.
  2. Miscelare le due farine, uniamo il lievito madre o il lievito di birra disciolto in poca acqua presa dal totale di quella occorrente, il sale e per ultime la purea di patate. Lavorare aggiungendo man mano l’acqua necessaria.
  3. A mano lavorare per circa un’ora sulla spianatoia sino ad ottenere un impasto omogeneo, io ho lavorato il tutto nella planetaria per circa 15-20 minuti.
  4. Mettere a lievitare l’impasto in una terrina sigillata con pellicola trasparente da cucina e coperta con un panno, in un luogo caldo e al riparo da correnti d’aria per 2 ore.
  5. Dopo che l’impasto sarà ben lievitato, dividerlo in tanti panetti  dal peso uguale. Lasciare riposare i panetti per 15-20 minuti coperti con un telo quindi stenderli con il matterello nella forma desiderata: rettangolare o rotonda.
  6. Infornare con l’aiuto della pala in forno caldo e su pietra refrattaria a 200°C fino a che i pani non si saranno gonfiati assumendo la caratteristica forma.
  7. Lasciare raffreddare i pani, dividerli a metà e infornarli nuovamente per pochi minuti in modo che assumano la caratteristica doratura (lieve).

  Su pistoccu senza patate:

  1. Miscelare le farine in una grande ciotola, unire il lievito madre o di birra disciolto in poca acqua presa dal totale di quella occorrente. Versare poco per volta l’acqua tiepida, impastare, e per ultimo aggiungere il sale disciolto nell’acqua rimanente.
  2. Trasferire l’impasto sul piano di lavoro e impastare sino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Io ho impastato per circa 15-20 minuti con la planetaria.
  3. Dividere l’impasto in otto parti dal peso uguale, conferirgli una forma rotonda e lasciarli riposare per 15-20 minuti coperti da un telo, al riparo da correnti d’aria.
  4. Riprendere i pani e stenderli in una sfoglia dalla forma rotonda e dal diametro di 20-30 cm con spessore di 2-3 mm. Le forme variano in base alla zona d’origine e possono essere  rotonde, rettangolari, quadrate o ovali.
  5. Disporre ordinatamente le sfoglie su dei teli di lino o cotone cosparsi di semola, avendo cura di disporre le sfoglie una accanto all’altra e non sovrapporle. Cospargerle di semola anche sulla superficie prima di coprirle con un altro telo.
  6. Lasciare lievitare le sfoglie da 1 a 3 ore. Scaldare la pietra refrattaria mettendola nella parte media del forno, e portando quest’ultimo a 240°-250°
  7. Infornare le sfoglie con l’aiuto della pala fino a che si saranno gonfiate, quindi sfornarle, e facendo attenzione a non scottarsi tagliarle a metà.
  8. Disporre le sfoglie così divise su un vassoio con la parte ruvida rivolta verso l’alto, copriamo con un telo mettiamo sopra un altro vassoio e dei pesi sopra per schiacciare le sfoglie. Continuare così e cuocere tutte le sfoglie.
  9. Lasciare raffreddare le sfoglie nel vassoio e sotto i pesi, quindi infornarle nuovamente per pochi minuti sino a conferirgli una lieve doratura classica di questo pane.

Questo pane può essere conservato per diversi mesi, il mio consiglio è consumarlo facendolo rinvenire in acqua, con sopra un filo d’olio extravergine d’oliva e sale fino. Buon appetito!

Annalisa

martedì 26 novembre 2013

Tortino di broccoli con crema di pecorino

 

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Questa ricetta davvero facile è dello chef Simone Rugiati, l’ho “scovata” sul numero di dicembre del mensile Cucina Moderna. Deliziosissimi questi tortini, possono essere presentati monoporzione o in versione plumcake salato. Premetto che la ricetta è stata leggermente rivisitata in base ai gusti della mia famiglia. Per fare questi deliziosi tortini vi occorrerà:

  • 1 broccolo romanesco ( io ne ho usato uno comune solo le rosette)
  • 3 uova freschissime ( io ne ho usato 1 grande )
  • 250 ml di latte
  • 25 g di burro
  • 25 g di farina
  • 100 g di grana grattugiato
  • 8 fette tagliate sottili di pancetta ( io l’ho usata in cubetti)
  • pangrattato
  • noce moscata
  • sale
  • pepe

Per la crema al pecorino:

  • 100 ml di panna fresca da cucina
  • 150 g di pecorino stagionato grattugiato
  1. Pulite e lavate il broccolo separando le rosette. Lessate il tutto in acqua bollente salata. Preparate la besciamella. Fate sciogliere il burro, aggiungete la farina e cuocete a fiamma bassa fino a quando il composto si stacca dalle pareti del pentolino. Aggiungete il latte caldo a filo e cuocete per 7 minuti circa. Salate e unite una grattatina di noce moscata. Scolate i broccoli e fate raffreddare.
  2. Schiacciate i broccoli con una forchetta. Unite le uova, il grana, la besciamella,sale, pepe e mescolate bene.
  3. Con il composto ottenuto riempite 4 stampini monoporzione precedentemente imburrati e cosparsi di pangrattato. Cuocete in forno per 25 minuti a 180°C.
  4. Preparate la crema di pecorino: scaldate la panna in un pentolino a 60 gradi circa: toccandola con un dito, il calore deve appena infastidirvi. Unite il pecorino grattugiato, mescolando. Spegnete e tenete la crema in caldo.

Poco prima di portare in tavola, rosolate le fette di pancetta in una padella antiaderente senza grassi e a fiamma dolce. Distribuite sui piatti individuali due cucchiai di crema di pecorino, ponetevi sopra un tortino e qualche cubetto o 2 fettine di pancetta. Servite subito. Buon appetito!

Annalisa

martedì 19 novembre 2013

Una fredda sera d’autunno…

 

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Una fredda sera d’autunno… sembra l’inizio di un racconto e invece è solo il titolo del mio post. La sera è si fredda,ma più che altro è la pioggia che la sta facendo da padrona assieme al forte vento flagellando la mia dolce isola. Solitamente non mi piace postare o fare riferimento a eventi tristi o fatti personali nel mio blog, ma non potevo ignorare questa tragedia che ha sconvolto la vita di noi sardi. Queste cupcakes le avevo preparate all’inizio dell’autunno, la ricetta è la stessa delle “mocaccino cupcakes” con la differenza che il frosting è fatto con lo stesso chocolate fudge che ho usato per farcirle. Le dedico a tutti voi, e in particolar modo a tutti i sardi. Ringrazio anche chi gentilmente si è preoccupato per me, chiedendomi se tutto andava bene, spero che tutto passi al più presto e che il sole torni a splendere sul prossimo post!

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Annalisa

martedì 12 novembre 2013

Tortine di mele

 

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Mi piacciono tantissimo i dolci “autunnali”, soprattutto le torte di mele. Dopo averne provate varie versioni, ho voluto provare questa ricetta che ho trovato su un ricettario Paneangeli: “I dolci si fan così”. La torta è deliziosa, e dopo averla fatta raffreddare l’ho divisa in rettangoli, in modo da creare appunto tante “tortine di mele”. Ho apportato qualche modifica agli ingredienti, ve le indicherò man mano nella ricetta. Per fare queste tortine vi occorrerà:

Pasta:

Per una lastra da forno o una teglia 24x 34 cm

  • 125 g di burro o margarina (io burro)
  • 125 g di zucchero semolato
  • 1 bustina di vanillina ( io 1/2 cucchiaino da tea di estratto di vaniglia)
  • 3 uova freschissime
  • 1 fialetta di aroma limone (io la buccia grattugiata di 1 grosso limone non trattato)
  • 1 pizzico di sale
  • 200 g di farina “00”
  • 3-4 cucchiai da tavola di latte
  • 1/2 bustina ( 1 cucchiaino da tea) di lievito chimico in polvere per dolci

Copertura:

  • 500 g di mele ( renette, granny smith, o le vostre preferite)
  • 2 cucchiai da tavola di zucchero semolato
  • 50 g di uvetta (io non l’ho messa)
  • 2 cucchiai da tavola di confettura di albicocche
  • 1 cucchiaio da tavola di acqua bollente

Per cospargere e finire:

  • zucchero a velo

Preparazione:

Lavorare il burro a crema ed aggiungere gradatamente zucchero, vanillina (estratto di vaniglia), uova, aroma ( buccia grattugiata del limone), e sale. Impastare a cucchiaiate la farina alternandovi a piccole dosi il latte e aggiungere, per ultimo, il lievito setacciato. Usare solo la quantità di latte sufficiente per ottenere una pasta di consistenza tale da staccarsi pesantemente dal cucchiaio. Mettere l’impasto sulla lastra del forno o la teglia imburrata e infarinata e livellare bene. Per la copertura sbucciare le mele, levare il torsolo ed affettarle. Mescolare le fettine di mele in una terrina con due cucchiai di zucchero e disporle sulla pasta molto vicine una all’altra. Distribuirvi sopra l’uvetta lavata e asciugata. Cuocere per 20-25 minuti nella parte media (alta se il forno è a gas) del forno preriscaldato ( elettrico:180°C, ventilato: 170°C a gas:200°C). A cottura terminata, spennellare tutta la superficie del dolce con la confettura precedentemente stemperata nell’acqua bollente, e lasciare per 5 minuti nel forno spento ancora caldo. Dividere la torta raffreddata in tanti rettangoli e cospargerli di zucchero a velo. Buon appetito!

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Annalisa

martedì 5 novembre 2013

Chocolatines

 

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Pare che l’autunno sia finalmente arrivato, da ieri l’aria è più frizzantina e il vento sta facendo cadere le foglie ingiallite dagli alberi, anche la pioggia ha fatto la sua parte, insomma un perfetto quadro autunnale! Sorriso In questi giorni si ha voglia di qualcosa che ci coccoli, magari quando leggiamo un bel libro seduti sulla nostra poltrona preferita davanti a una fumante tazza di tea, e il nostro gatto che ci guarda sornione. Questi “Chocolatines” saranno perfetti per completare il nostro momento di relax, ma anche per chiudere una cena con amici. I colori sono quelli autunnali e il sapore… beh quello è davvero speciale! Una pasta genovese farcita e ricoperta con una crema al burro aromatizzata al cioccolato fondente, un po’ laboriosa da creare ma ne varrà davvero la pena! La ricetta è tratta dal libro “Baking Bible” di Mary Berry, ed eccola qui tradotta per tutti voi:

Per la pasta genovese:

  • 40 g di burro
  • 3 uova grandi freschissime possibilmente provenienti da allevamento a terra
  • 75 g di zucchero semolato
  • 65 g di farina “00”
  • 1 cucchiaio da tavola di amido di mais o fecola di patate
  • 1 cucchiaino da tea di lievito chimico in polvere

Per la crema al burro aromatizzata al cioccolato:

  • 50 g di zucchero semolato
  • 4 cucchiai da tavola di acqua
  • 2 tuorli d’uovo freschissimi grandi
  • 175 g di burro ammorbidito
  • 100 g di cioccolato fondente sciolto

Per finire:

  • 75 g di granella di nocciole tostate (io ho usato quella di noci)

 

  1. Preriscaldate il forno a 180°C. Ungete una teglia quadrata con lato di 18 cm, poi foderatene il fondo con carta forno.
  2. Per fare la pasta genovese, fate sciogliere il burro in un pentolino a fuoco lento o se preferite a bagnomaria, poi tenetelo da parte a raffreddare. Mettete le uova e lo zucchero in una terrina e frullate con una frusta elettrica alla massima velocità fino a quando si presenterà come una mousse molto chiara e densa.
  3. Setacciate assieme le farine dentro una terrina. Delicatamente aggiungete metà delle farine al composto di uova e zucchero, poi delicatamente versate metà del burro raffreddato esternamente intorno al composto e sempre delicatamente incorporatelo. Ripetete con la farina e il burro rimanenti. Versate il composto nella teglia.
  4. Cuocete nel forno preriscaldato per circa 35-40 minuti. Fate la prova stecchino. Lasciate raffreddare per alcuni minuti nella teglia poi capovolgetela, togliete la carta forno dal fondo e fatela finire di raffreddare su una gratella.
  5. Per fare la crema al burro aromatizzata al cioccolato, mettete lo zucchero e l’acqua in un pentolino dal fondo pesante. Mettetelo sul fornello a fuoco lentissimo fino a che lo zucchero si sia completamente sciolto. Portate a ebollizione e fate bollire in modo costante per 2-3 minuti fino a che lo sciroppo sia ancora chiaro e formi un filo sottile se preso fra due cucchiai e tirato. Temperatura 118°C.
  6. Mettete i tuorli d’uovo in una terrina e datele una veloce mescolata per romperli. Versate lo sciroppo di zucchero a filo sui tuorli girando in continuazione con una frusta. Continuate a girare fino a quando il composto sia denso e freddo. In un’altra terrina lavorate il burro fino a che diventi molto soffice, e gradualmente aggiungetelo al composto di uova e zucchero. Aggiungete il cioccolato fuso e freddo.
  7. Tagliate la pasta genovese fredda a metà orizzontalmente, e spalmate un leggero strato di crema al burro su tutte e due le superfici. Ricomponete la torta, quindi dividetela in quadrati dal lato di 5 cm. Spalmate la crema sui lati e sulla superficie di ogni quadrato e ricoprite i lati con la granella di nocciole o noci. Finite decorando il top di ogni quadrato con la crema, usando una sac-a-poche munita di beccuccio a forma di piccola rosetta o stella. Buon appetito!

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Annalisa